Fatto in Italia, fatto a mano

“Benvenuti nel mio laboratorio, sono felice di vedervi qui e di raccontarvi il processo di creazione dei miei gioielli. La loro storia inizia lontano, in negozi d’antiquariato sparsi in tutta Europa, dove incontro cammei speciali, spesso appartenenti alla tradizione dei Grand Tours. Difatti molti pezzi, sebbene creati in territorio italiano, furono portati all’estero dai viaggiatori del 1800, a mo’ di preziosi souvenir.

Una volta riportati come me nella loro terra natia, inizia la mia ricerca iconografica. I volumi di Storia dell’Arte e di Iconografia Antica sono alleati essenziali, ma devo ammettere che, oramai, ho familiarità con molti dei personaggi all’interno dei cammei: è come se li conoscessi da sempre, con le loro storie straordinarie.

Al termine di questo iter, il processo creativo ha inizio. Classifico le pietre in base alla loro dimensione, forma e durezza, valutando così se trasformali in collane, bracciali o orecchini. In quest’ultimo caso, la ricerca di due cammei abbinabili per silhouette e colori può essere ardua, e richiedere molto tempo.

Passo poi alla fase successiva, che comporta l’immersione completa nel flusso creativo: armata di foglio e penna, disegno le forme da conferire alle mie creazioni, selezionando le aggiunte di pietre preziose, immaginando cornici che li valorizzino. A volte, scelgo di mantenere i cammei nella loro cornice originale, oppure di incastonarli in altre ugualmente antiche, incrociando i loro percorsi.

Una volta terminati, condivido i bozzetti con i miei mastri artigiani di fiducia e mi capita spesso di rivisitare con loro le mie idee, giungendo a risultati diversi rispetto a quelle di partenza. Ogni artigiano è specializzato in una manifattura particolare: lavoratori della pietra, orafi, gioiellieri lavorano sinergicamente all’incastonatura e all’incastro delle pietre, alla lavorazione di oro e argento, all’aggiunta di elementi preziosi, alla smaltatura, all’elaborazione e rielaborazione delle cornici. Molti di loro, sono gli stessi artigiani che lavorano da quarant’anni coi miei genitori, due antiquari, e che mi hanno vista crescere. Ho assoluta fiducia nelle loro mani esperte, in grado di trasformare pezzi antichi in opere d’arte contemporanee.

Così come le pietre, anche le pelli vengono lavorate secondo parametri artigianali. Nella mia conceria di fiducia scelgo i pellami in base a dimensione e morbidezza, che vengono sottoposti ai processi di resinatura. I pezzi così lavorati, successivamente, vengono tagliati e rifiniti da artigiani specializzati.

Se c’è una fase che preferisco? Assolutamente sì, ed è un percorso interiore: mentre lavoro ad una creazione mi capita di riuscire a immaginare la persona che la indosserà. A volte la conosco già, altre il cammeo, con le sue forme e la sua storia, mi riporta alla mente archetipi di personalità. Per me è l’aspetto più affascinante: abbinare ogni pezzo alla sua anima gemella”.